stavolta lo dico io...
forte il padova, eh??
beh battere il manfredonia...ahahahah
il citta mi pare meglio,
saluti
CHI SIAMO NOI? |
Per rispondere alle domande: Chi siamo noi? Perchè esistiamo!? Dove stiamo andando? Ma soprattutto: cosa si fa stasera??? |
domenica 30 settembre 2007stavolta lo dico io...forte il padova, eh?? beh battere il manfredonia...ahahahah il citta mi pare meglio, saluti mercoledì 26 settembre 2007salutociao fioi, ho sentito che stanotte c'è stata un alluvione praticamente! insomma sono partito giusto giusto ieri pomeriggio! Mi dispiace non aver salutato alcuni di voi e frettolosamente altri..per esempio lunedi sera stavo crollando dal sonno, non riuscivo a capire niente in quel di via don verità! vi aspetto qua se avete voglia di venire! dalpo
sabato 22 settembre 2007quasi me ne dimenticavo...Lunedì scorso c'è stato il "derby" Cittadella-Padova... non ho letto nessun commento qua dentro... Maaaax, tu sai com'è finito, vero? :) Beh, ve lo ricordo io, 2-1 vittoria del Padova, con un NETTO e TOTALE dominio del campo e del gioco da parte biancoscudata, tanto che non riuscivo a credere ai miei occhi (l'ho vista in tv) (...poi domani va a finire che perdiamo (trasferta a Foligno, in Umbria), mi tocco tutto il toccabile che non succeda...)
martedì 18 settembre 2007venerdi seratosi, come saprete, venerdi sera sulle 9,30 sarò a padova. Ci troviamo? facciamo qualcosa insieme?
domenica 16 settembre 2007festa compleanno
ieri seraCiao a tutti, come va? Io sono reduce da una serata piuttosto intensa, al termine della quale ho sboccato alla grande, come non mi succedeva da un annetto... (chi c'era ad Heidelberg ricorderà!) Sono andato a una festa organizzata da un gruppo di motociclisti dalle parti di Villa del Conte, c'erano 500 persone (non sto scherzando!), organizzata benissimo, pareva di essere a una sagra paesana, con tanto di bands sul palco a suonare; mancava però lo spettacolo erotico, l'avevano fatto l'anno scorso, mi hanno detto... La serata è passata alla grande, in allegria e con tanto buon vino rosso (raboso, mi sembrava...), beh forse un fià massa vin... Insomma sono tornato a casa in stato semi-comatoso (per fortuna guidava il mio fedele socio Filippo...), e sono riuscito a spogliarmi e infilarmi a letto... per destarmi 1 oretta più tardi, peccato che stavolta non avevo la bacinella a portata di mano.......... voialtri, tutto bene? Per chi c'è, che ne dite se ci becchiamo al piovego in settimana? Saeudi
giovedì 13 settembre 2007Bastavano 50.000 firme..
La V-generation è nata in Rete. Una mail alla volta, un commento, un link, un trackback, un post, un forum, una chat. Migliaia di persone hanno potuto conoscersi, riconoscersi, incontrarsi. Discutere di politica vera, legata al lavoro, alla scuola, alla sanità, alla sicurezza, alla famiglia, all’acqua, all’energia. La Rete è il nuovo luogo della politica. Sabato la V-generation è scesa in piazza per firmare una legge di iniziativa popolare. Si è materializzata, ma solo per chi la ignorava. Un momento di democrazia: una proposta di legge popolare. Cittadini hanno fatto la fila volontariamente, per ore. Sono state raccolte SOLO 300.000 firme perchè sono finiti i moduli. Nelle piazze c’era almeno un milione di persone. La V-generation è stata definita “Italia di merda” e “anti politica”. Il popolo della V-generation è un’offesa vivente per i professionisti della politica. Un delitto di lesa maestà per molti giornalisti e intellettuali. Tutta gente (non precaria) che ha vissuto bene, molto bene in questi anni alle spalle del Paese. Il milione di persone che è sceso in piazza, in modo composto, senza bandiere, senza il più piccolo incidente, dovrebbe essere ringraziato. E’ la valvola di sfogo di una pentola a pressione che potrebbe scoppiare. Un momento di tregua per riflettere sul futuro di questo Paese. La V-generation è aria pura, condivisione, futuro. Gaber direbbe: “la libertà è partecipazione”. Tratto dal blog di Grillo.
Che forse.. un pezzo alla volta.. facciamo un'altra italia?
martedì 11 settembre 2007ravviviamo un pò il blog
ciao a tutti, non si fa più sentire nessuno qua dentro... allora magari se buttate l'occhio qua, per catturare la vostra attenzione ho messo una foto :)
domenica 9 settembre 2007festa come sempre
ciao tosi, consueta carrellata di foto della festa di ieri sera! come è andato il V_Day? vi saluto, vado al mare!
venerdì 7 settembre 2007Polonia-RussiaCiao fioi, informo che: dal 28 al 30 ottobre sarò a danzica, dal 7 al 12 novembre sarò a San pietroburgo, quindi dal 31 ottobre al 6 novembre sarò libero se qualcuno vuole venire a trovrmi, ciao bei
giovedì 6 settembre 2007Marco Polo croato? Preoccupante iniziativagiovedì 06 settembre 2007 Dispiace constatare un altro nuovo, patetico tentativo di falsificazione storica da parte della Comunità turistica croata, resasi recentemente protagonista di un arrogante episodio sfruttando il nome del celebre viaggiatore Marco Polo.Recentemente sono state infatti pubblicate 150mila copie di una brochure e di un cortometraggio di 16 minuti intitolato “Croazia. La patria di Marco Polo” nel quale vengono dichiarate le prove“scientifiche” della nascita del protagonista de Il milione nell’isola dalmata di Curzola.La brochure è stata stampata in 10.000 copie in croato, 40.000 in inglese e 50.000 in cinese e giapponese. Il filmato, invece, è stato registrato nelle precedenti lingue nonché in spagnolo. Non c’è che dire, una discreta mole di lavoro per coprire l’ignoranza storica più totale, sia perché Marco Polo è riconosciuto quale nato a Venezia dall’universalità degli studi e degli studiosi, sia perché, pur volendo attribuirgli origini familiari di Curzola, l’isola era al tempo territorio della Serenissima e la popolazione autoctona era di cultura latino-veneta; della Croazia non si sentiva ancora neanche lontanamente parlare.Come si legge giustamente in un comunicato diffuso dall’ANVGD nazionale “la cultura e la storia sono tutt’altra cosa: si scrivono sui libri, non sui depliant”. aggiungo io: "che schifo! Vergognatevi xingani!"
mercoledì 5 settembre 2007V-DAYsabato andiamo a firmare per il v-day. L'8 settembre sarà il giorno del Vaffanculo day, o V-Day. Una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Si terrà sabato otto settembre nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare. Beppe Grillo href="http://www.beppegrillo.it/vaffanculoday/index.php?
lo sapevate che...Università di Padova, tratto da wikipedia: Dal Quattrocento al Seicento, l'università diviene un centro di studio e ricerca internazionale, grazie alla relativa libertà e indipendenza garantita dalla Repubblica di Venezia, della quale Padova viene a costituire il centro culturale e grazie anche alla potenza economica e politica della Serenissima stessa. Secondo il patriota e storico risorgimentale Carlo Leoni acuto osservatore della realtà padovana, i professori e gli studenti dell'Università di Padova parteciparono molto timidamente al movimento risorgimentale (no ghe ne ciava nissuni essar tajan). ED ECCO COSA SONO RIUSCITI A FARE GLI ITALIANI: Più traumatico risultò invece il passaggio sotto il governo del Regno d'Italia che portò alla sospensione di 17 professori, alla chiusura delle scuole di agraria, veterinaria e teologia, all'abbandono del modello universitario austriaco a favore del meno moderno modello italiano e al successivo trasferimento di molti docenti di punta all'Università di Roma nel tentativo di fare di questa l'Università centrale e più importante del paese. Con la Legge 12 maggio 1872 n. 1821 l'Università di Padova veniva pareggiata alle altre esistenti nel regno e veniva applicata ad essa la riforma dell'insegnamento superiore (legge Casati) promossa nel 1859 da Gabrio Casati. L'Ateneo Patavino rimaneva strutturato in sole quattro facoltà che assumevano il nome di Giurisprudenza, Medicina e Chirurgia, Lettere e Filosofia, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali a capo delle quali veniva posto un Preside. ANCORA E SEMPRE PIU' SAN MARCO PER SEMPRE martedì 4 settembre 2007ve ne xonto n'antraDa: I PROMESSI SPOSI di Alessandro Manzoni - Capitolo XVII"...Il pescatore gira uno sguardo lungo la riva, guarda attentamente lungo l'acqua che viene, si volta a guardare indietro, lungo l'acqua che va, e poi dirizza la prora verso Renzo, e approda. Renzo che stava sull'orlo della riva, quasi con un piede nell'acqua, afferra la punta del battello, ci salta dentro, e dice: - mi fareste il servizio, col pagare, di tragittarmi di là? - Il pescatore l'aveva indovinato, e già voltava da quella parte. Renzo, vedendo sul fondo della barca un altro remo, si china, e l'afferra.- Adagio, adagio, - disse il padrone; ma nel veder poi con che garbo il giovine aveva preso lo strumento, e sl disponeva a maneggiarlo, - ah, ah, - riprese: - siete del mestiere.- Un pochino, - rispose Renzo, e ci si mise con un vigore e con una maestria, più che da dilettante. E senza mai rallentare, dava ogni tanto un'occhiata ombrosa alla riva da cui s'allontanavano, e poi una impaziente a quella dov'eran rivolti, e si coceva di non poterci andar per la più corta; ché la corrente era, in quel luogo, troppo rapida, per tagliarla direttamente; e la barca, parte rompendo, parte secondando il filo dell'acqua, doveva fare un tragitto diagonale. Come accade in tutti gli affari un po' imbrogliati, che le difficoltà alla prima si presentino all'ingrosso, e nell'eseguire poi, vengan fuori per minuto, Renzo, ora che l'Adda era, si può dir, passata, gli dava fastidio il non saper di certo se lì essa fosse confine, o se, superato quell'ostacolo, gliene rimanesse un altro da superare. Onde, chiamato il pescatore, e accennando col capo quella macchia biancastra che aveva veduta la notte avanti, e che allora gli appariva ben più distinta, disse: - è Bergamo, quel paese?- La città di Bergamo, - rispose il pescatore.- E quella riva lì, è bergamasca?- Terra di san Marco.- Viva san Marco! - esclamò Renzo. Il pescatore non disse nulla.Toccano finalmente quella riva; Renzo vi si slancia; ringrazia Dio tra sé, e poi con la bocca il barcaiolo; mette le mani in tasca, tira fuori una berlinga, che, attese le circostanze, non fu un piccolo sproprio, e la porge al galantuomo; il quale, data ancora una occhiata alla riva milanese, e al fiume di sopra e di sotto, stese la mano, prese la mancia, la ripose, poi strinse le labbra, e per di più ci mise il dito in croce, accompagnando quel gesto con un'occhiata espressiva; e disse poi : - buon viaggio - , e tornò indietro..." lo dice anche il "guru" Beppe Grillo...ciao a tutti, approfitto della pausa pranzo per copiare-incollare dal blog di Beppe Grillo questo suo intervento; come non essere d'accordo? (a parte il riferimento ai 4 "mona" del campanile di S. Marco...) Camicia di forza ItaliaHo il sospetto che l’Italia non esista. Che sia, come disse Metternich, un’espressione geografica. Un vestito di Arlecchino su una penisola di popoli e culture diverse tra loro. Una camicia di forza che tiene insieme un Paese riconosciuto dall’Onu, ma sconfessato ogni giorno dai suoi abitanti. Ho il sospetto che da questo sogno, o incubo, ad occhi aperti nascano tutti i nostri problemi. Il comunismo sovietico scrisse i libri di storia per gli studenti polacchi, cechi e lettoni, georgiani e ucraini. Lo stesso fecero il nazismo con i tedeschi, il franchismo con gli spagnoli, il fascismo con gli italiani. Libro di testo, verità di Stato, anche ora, nelle nostre scuole.Il Risorgimento è stato un errore storico? Forse no, ma vogliamo cominciare a parlarne dopo quasi 150 anni? I Borbone erano regnanti legittimi. Napoli una delle più fiorenti capitali d’Europa. Francesco II amato dai suoi sudditi e la mafia quasi inesistente. Qualcuno ancora crede che i Savoia abbiano liberato le plebi meridionali? L’emigrazione verso le Americhe di milioni di persone dal Veneto e dal sud Italia fu la diretta conseguenza della politica economica dei Savoia. Due guerre mondiali intervallate da guerre di conquista un po’ ovunque in Africa e nel Mediterraneo. Il fascismo. Le mafie. La partitocrazia. Nel 1861 la lingua italiana non la parlava quasi nessuno. Fu imposta per legge. Culture millenarie furono distrutte. Ne valeva la pena? Forse, ma qualcuno dovrebbe spiegarci delle decine di migliaia di meridionali chiamati briganti per poterli ammazzare con la giustificazione. Dei plebisciti all’annessione fatti con quattro gatti. Dell’occupazione di Stati indipendenti da secoli. Per stare insieme ci vogliono dei buoni motivi anche tra marito e moglie, tra Stati, perchè l’Italia è una somma di ex Stati, ancora di più. Le guerre d’indipendenza le hanno vinte le truppe di Napoleone III, la prima guerra mondiale gli Alleati, l’ultima guerra è invece finita pari. L’abbiamo vinta e anche persa, dipende a che partito politico si appartiene. Dal 1945 la nostra politica estera è fatta dalle truppe americane presenti in Italia. Siamo un Paese? Su quali basi storiche, sociali, culturali? Abbiamo paura di guardarci allo specchio. Sono bastati quattro mona saliti sul campanile di san Marco a spaventare lo Stato. Leggete i libri di storia delle elementari e delle medie dei vostri figli. Troverete la celebrazione del Risorgimento, i Padri della Patria, ma dell’Italia non troverete traccia. Etichette: beppe grillo
domenica 2 settembre 2007A Perasto torna la Bandiera VenetaLA RICORRENZA (a.fr.) Si sono inginocchiati davanti al gonfalone marciano, poi, esattamente come 210 anni fa, l'hanno riposto sull'altare della chiesa. I turisti di passaggio a Perasto , all'ingresso delle Bocche di Cattaro, in Montenegro, avranno pensato a una delle tante manifestazioni festaiole dell'estate. Sono bastati gli sguardi commossi di alcuni dei partecipanti a far capire che la rievocazione vissuta alcuni giorni fa sull'altra sponda dell'Adriatico era qualcosa di diverso. L'omaggio a quei ultimi sudditi della Serenissima che furono gli ultimi ad arrendersi alla storia che, pochi mesi prima, aveva cancellato la repubblica di San Marco. Era il 23 agosto 1797 quando Giuseppe Viscovich, capitano di Perasto , ammainava la bandiera di San Marco pronunciando quelle parole («ti co nu, nu co ti») di fedeltà allo Stato al quale i perastini erano rimasti fedeli per 377 anni. La Serenissima, com'è noto, era caduta tre mesi prima, con l'abdicazione all'Austria del doge Ludovico Manin. All'epoca non c'era il telegiornale, e nemmeno il telegrafo, e le notizie facevano fatica a diffondersi. A quella notizia però gli ultimi sudditi dello stato da mar non volevano credere. Ma alla fine, con i militari austriaci alle porte, anche Perasto aveva dovuto cedere, e i suoi abitanti avevano preferito ammainare da sè il loro gonfalone e sotterrarlo sotto l'altare della chiesa, piuttosto che consegnarlo al nemico. A far rivivere l'episodio è stata l'associazione culturale Veneto nostro, assieme alla Comunità degli italiani di Montenegro e degli Amici di Perasto , dei Dalmati italiani nel mondo e del Reggimento Veneto-Real. A dare maggior spessore alla rievocazione è stata la presenza del vice ambasciatore in Montenegro Rotelli, del console di Dubrovnik Bongi, del consigliere regionale della Lega Nord Roberto Ciambetti, del dirigente della Giunta regionale Diego Vecchiato e di un altro esponente venetista, il vicentino Ettore Beggiato, oltre alle autorità locali di Cattaro. Nel corso dell'incontro i rappresentanti della Regione hanno annunciato l'impegno al restauro dei beni architettonici di Perasto (che una volta contava tremila abitanti, ora ridotti a trecento), mentre il sindaco di Cattaro ha auspicato il rafforzamento degli scambi culturali e commerciali con il Veneto. Più in là si è spinto Ciambetti, che ha auspicato l'ingresso del Montenegro nella Ue: un omaggio a quelle comuni radici che, più di due secoli fa, portarono Perasto a rendere l'ultimo omaggio alla bandiera di San Marco. Vinti ma non sottomessi. Fonte: il Gazzettino28/08/2007
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ieri il primo tempo del Padova è stato incredibile, 2 pali, 2 gol mangiati da Varricchio, robe da applausi, poi nel secondo tempo siamo calati, anche il Citta ha fornito un'ottima prestazione, ma mi auguro che calino quei contadini, comunque prima di dire chi è meglio aspetterei un pò, mi sembra azzardato dirlo adesso, considerato che nel derby gli abbiamo fatto vedere i sorci verdi e ripeto ieri per un tempo si è visto un padova SPETTACOLARE!
ALOA
Non ero allo stadio (quest'anno devo ancora andarci...), ma ho visto poi le immagini alla tv e l' 1-0 ci sta moooolto stretto eh!
La classifica è buona, si può solo dire (e sperare): avanti così!
Certo che sfottere la squadra della propria città... boh, proprio non vi capisco... Solo a Padova capita :(
non sfotto la squadra della mia città, volevo solo dire che il Manfredonia non l'avevo mai sentito nominare, e il Citta è un paio di punti avanti! Tutto qua, se leggi bene non ho sfottuto, anzi, sto giro ho detto io "forte iil padova eh"...e non era ironico!